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Certe canzoni

La bellezza di certe canzoni mi lascia una sottile impressione: sembra che invece di esser state create dal nulla siano state "tirate fuori" da qualcosa. Sono veramente desolato per la mia esagerata romanticheria e prolissità ma sto cercando di descrivere una sensazione. Molto precisa.
Ad esempio: non-photo blue, staring at the sun, saint marie. E' come se la genialità di chi ha composto queste melodie non sta nella capacità di aver creato, ma in quella di aver intuito e poi eseguito qualcosa. Come se quella melodia fosse già presente da qualche parte, vuoi nel genere musicale a cui appartiene (come una summa, un estratto densissimo del senso emotivo di quel genere), vuoi nella natura stessa delle cose, e l'artista non ha fatto altro che tirarla fuori. Il compositore non ha creato qualcosa ma indovinato qualcosa.
Qui non si tratta di ridurre l'artista da creatore ad inventore, anzi, si tratta di arricchire la genesi di un opera togliendola dalla mistica capacità di "creare dal nulla" (e forse proprio qui scompare la differenza tra creare ed inventare: creare è inventare, inventare è creare. ovvero creare non è mai dal nulla e chi inventa non riproduce solamente). La genialità del compositore sta qui nel trasformare attraverso un'intuizione il suo background che diventa così il suo materiale di produzione.
Quando ascolto queste canzoni con una particolare predisposizione mi sembra di esser portato lì dove l'artista è stato quando ha intuito: vengo attanagliato e afferrato, non c'è niente all'interno del pezzo che disturbi: è tutto al suo posto. divento uno spettatore di parte completamente ammaliato dall'intensità dell'opera. Questa sensazione la provo nei primi due secondi di Staring at the Sun: quella vocalizzazione eseguita in contemporanea al synt è perfetta, inoltre il fatto che NON fa aprire completamente la base ritmica in un "tums-tums" house-pop mi da l'impressione che sia "tutto al suo posto". Ancora: nel momento in cui entra la batteria dopo il riff iniziale di non-photo blue, oppure quando Glen Johnson dei Piano Magic inizia a suonare la chitarra aggiungendo il delay in Saint Marie…. E' presuntuoso dire di trovarsi lì dov'era l'artista al momento dell'intuizione della melodia, lo so, ma per ora me lo spiego solo così.

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