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Avr 13

Jad Fair (1/2 Japanese) and Gilles-Vincent Rieder

Avec Jad Fair à Cox 18

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Date

De vendredi 13 Avril 2012 à 23:00

Lieu

Cox 18
Via Conchetta 18, Milano, Italy

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Description

Jad Fair e Gilles-Vincent Rieder, rispettivamente cantante-chitarrista e batterista degli Half Japanese, band americana underground per antonomasia, attiva fin dal 1974. Fair, sia con la sua band, sia nella sua carriera solista, si è contraddistinto per la sua versatilità stilistica e prolificità produttiva. Dal primitivismo lo-fi al songwriting melodico, dall’avanguardia naif al pop più sbilenco.
Dalla fine degli anni ‘80 si lancia in numerose collaborazioni con svariati artisti indie-rock come Teenage Fanclub, Yo La Tengo, The Pastels, Steve Shelley dei Sonic Youth, e soprattutto Daniel Johnston, personaggio a lui vicino per attitudine e spirito artistico.
Nel ’91 Fair e Rieder registrano un disco a quattro mani dal nome “Monster Party” (Kitty Kitty Records). Il titolo viene ripreso nel 2004, questa volta come moniker del loro progetto a due, per un nuovo album, che vede la partecipazione di Dallas Good, chitarrista dei Phono-comb, in alcuni brani. Il nuovo disco, intitolato “Haunted House”, viene realizzato in formato cd dalla scozzese MRW44, ma problemi personali del titolare dell’etichetta ne bloccano l’uscita.
Oggi Interbang Records, sempre attenta alla (ri)scoperta di progetti speciali e piccole gemme nascoste nel panorama della musica indipendente più trasversale, recupera quell’album perduto, selezionandone i brani più interessanti e offrendo così la possibilità ai fan di Jad Fair di possedere e ascoltare quello che a nostro parere è uno dei suoi lavori più riusciti e seducenti, tra sparate noise oriented come Go Go Go e I’m Your Machine e malinconiche ballate come The World Is Right e The Mothership, le atmosfere claustrofobiche di He’s Got Nothing e Just A Monkey (quasi dei Wall Of Voodoo anfetaminici), insospettabili bombe funky come Peppermint Bubblegum e voodoo-soul come The Vampires Are Here, il desert rock sguaiato di We’ve Got It Made e il rock steady inebetito di Sunshine e The Phantom, una marcetta da mille e una notte, Evil Hands, e una sorta di bolero, The Storm, che Ravel apprezzerebbe, viaggi lisergici come The Wild Group e Demon Seed (che ricorda i migliori Death In Vegas) e l’etno-music alcolica di Number One Pest e Only Then, giù fino alla catartica Goat Creatures.
L’album è arricchito da un bonus EP di 4 ulteriori tracce, sempre tratte dal disco originario, intitolato “Outside The Haunted House” e presente esclusivamente nel formato MP3 allegato al LP.
Come sempre, l'artwork dell'album è opera dello stesso Jad Fair, che negli anni ha portato avanti con passione una parallela carri

il disco verrà presentato in occasione della loro unica data italiana del loro tour europeo che avrà inizio con la partecipazione il 9 marzo, insieme all'intera formazione degli Half Japanese, all'ATP Festival curato da Jeff Magnum (Neutral Milk Hotel)

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